Quando ho acquistato l’e-book di Andrea sono stato molto felice di leggere la sua descrizione di Brembo SPA e di come interpreti l’operatività di questa società. L’analisi che si può trovare sul libro è sensibilmente diversa da quella che ho fatto prima di diventare azionista, ma ricca di spunti interessanti. Naturalmente anche a questo investimento sono stati applicati i fondamentali del value investing, ma, per Brembo, sono stati ancora più sentiti.

Il 18 aprile 2019 ho avuto il piacere di partecipare all’assemblea degli azionisti e questo è un dato valutativo non indifferente. L’assemblea si è svolta al centro tecnologico e scientifico KM Rosso di Stezzano, un parco voluto fortemente dal presidente, e la sala che ci ha ospitato è stata la sala in ricordo di Emilio Bombassei, fondatore di Brembo. L’assemblea di Brembo è stata la prima a cui ho avuto il piacere di partecipare e, proprio per questo motivo, non ho mezzi di paragone per questa mattinata che è stata particolarmente istruttiva. Quello che mi ha impressionato è la chiarezza e la vision che la società ha dichiarato per i prossimi anni di attività.

In sala erano presenti circa 100 persone. Nelle prime fila c’erano gli azionisti storici (deduzione personale visto il tono confidenziale con cui parlavano e salutavano il presidente), in mezzo alla sala erano presenti, probabilmente, azionisti come il sottoscritto, con il puro piacere di partecipare alla vita della società, più indietro e sparsi qua e là, infine, i rappresentanti dei fondi. L’assemblea si è svolta maniera fluida. Dopo avere presentato il bilancio d’esercizio del 2018 è stato presentato il bilancio sostenibile che Cristina Bombassei redige e dirige ogni anno. Questa parentesi è stata molto interessante, l’obiettivo che lei stessa ha prefissato ha un orizzonte temporale fino al 2040. La conclusione dell’assemblea si è concentrata sul focus di espansione di Brembo attraverso acquisizioni e fusioni, con il vincolo di mantenere la dirigenza all’interno della famiglia Bombassei. Ciò che mi è sembrato durante questa mattinata è stato proprio l’ambiente famigliare e cordiale che si è creato. A fianco di Alberto Bombassei, figlio del fondatore Emilio, siede il genero Matteo Tiraboschi e, in prima fila dietro le quinte, come già anticipato, c’è Cristina. Un gruppo che offre garanzie e sicurezza in un ambiente, quello finanziario, che è sempre più influenzato da un mercato che di razionale e umano ha ben poco.

Questa famiglia, che oltre a loro tre può contare su un gruppo di più di 10.000 dipendenti, mi ha trasmesso serietà e serenità confermando anche uno dei punti cardini di Phil Fhiser, il management della società.

 Razionalità. Credo sia questa la parola magica e anche la più difficile da seguire mentre si parla di value investing e, proprio per questo motivo, per giudicare in maniera razionale è fondamentale paragonare l’assemblea di Brembo ad altre assemblee e dare un giudizio più completo all’assemblea di una società che rimane una delle migliori nel suo campo.

Un post di Davide Manzoni

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