Purtroppo viviamo in un mondo dove la gestione del risparmio è in mano a banche, assicurazioni ecc. ecc.

Questo nella maggior parte dei casi (assolutamente non sempre) crea un grandissimo conflitto d’interessi. L’obiettivo del cliente e il suo rendimento in alcuni casi perdono di significato.

I costi medi di determinati portafogli superano il 2% semplicemente per il costo di gestione del prodotto. Oltre a ciò spesso si aggiunge una commissione di entrata e una futura commissione di uscita. Insomma non è raro sfiorare il 3% di commissioni annuali in caso di movimenti del portafoglio.

Ma come si può aggirare questa “consuetudine” ?

4 esempi di portafogli alternativi

  • Portafoglio numero 1 : Pac azionario
  • Portafoglio numero 2: Pac Obbligazionario
  • Portafoglio numero 3: Etf in modalità Pic
  • Portafoglio totalmente azionario di lungo periodo (non adatto a tutti i risparmiatori)

Portafoglio numero uno: Pac azionario

Il Pac o piano d’accumulo è uno strumento decisamente intelligente per gestire la volatilità del mercato azionario e ridurre il rischio dell’investimento. Esso consiste nell’investimento (di solito mensile) di una quota decisa precedentemente. Si può investire sia in ETF sia in fondi d’investimento. Non c’è una scelta migliore o peggiore semplicemente sono strumenti e tipologie d’investimento diverse. La prima, gli Etf, consiste in un tipo d’investimento passivo, una replica dell’indice di riferimento. I fondi d’investimento sono invece attivi, ovvero cercano performance attraverso la selezione dei titoli. In questo caso le cose da fare sono due:

Studio degli strumenti e ricerca dell’intermediario più vantaggioso.

In questo modo si possono abbattere i costi anche del 60% 65% rispetto al risparmio tradizionale. Gli Etf sono meno cari dei fondi ma, in alcuni casi si possono trovare fondi che hanno una commissione di gestione intono allo 0,8% ( decisamente inferiore alla media di 2,2 % del mercato)

Pac su fondi obbligazionari:

Questo tipo di portafoglio è estremante utile a chi vuole prendersi un rischio decisamente basso sui mercati. Oltre alla minor volatilità del mercato obbligazionario l’acquisto in modalità Pac permette un ulteriore frammentazione dell’investimento.

Anche in questo caso si può lavorare bene per quel che riguarda i costi. Come al solito sta a noi individuare i migliori fondi e intermediari per l’acquisto.

Portafoglio numero 2: Etf in modalità Pic

Gli Etf sono strumenti finanziari che replicano un determinato indice. Sono strumenti che hanno 2 grossi vantaggi:

  1. Costi di gestione sono molto bassi
  2. Il rischio dipende esclusivamente dal rendimento dell’indice preso in considerazione e non c’è quindi il rischio di errore del gestore

Questo tipo di portafoglio ha dei costi sensibilmente ridotti ed è perfetto per limare le commissioni di gestione annuali.

Portafoglio totalmente azionario di lungo periodo (non adatto a tutti i risparmiatori)

Questo tipo di portafoglio tranne qualche piccola tassa e le commissioni di acquisto e vendita diventa completamente gratuito (levata la commissione in caso di consulenza ma, c’è chi se lo crea da solo e non ha costi).

Infatti la maggior parte dei titoli quotati oltre a non avere costi, distribuisce anche degli utili annuali sotto forma di dividendi. In questo modo, tutti i costi e le eventuali commissioni al consulente si ripagano in automatico.

Questo portafoglio ha però una volatilità decisamente più alta dei precedenti e non è immune da errori di valutazione personali. Sul lungo periodo però è quello che potrebbe avere i rendimenti migliori.

Io personalmente ho sempre investito in questo modo.

Per qualsiasi info scrivetemi alla mia mail andrea.troiani971@gmail.com