In questi anni ho avuto modo di osservare (anche dall’interno) quasi tutte le possibilità che un risparmiatore ha davanti a se nella gestione e nell’allocazione dei propri capitali.

Ho diviso queste scelte in 3 categorie diverse:

  1. Consulenza indipendente
  2. Fai da te
  3. metodi tradizionali

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  • Consulenza indipendente
  • Consulenza indipendente

  • Fai da te
  • Fai da te

  • metodi tradizionali
  • metodi tradizionali

    Partiamo dalla possibilità numero 3, i metodi tradizionali. Immaginate di essere un consulente che lavora presso la società x e di avere una retribuzione in base al prodotto finanziario che collocate e che sulla liquidità del cliente guadagnate zero. Sui fondi obbligazionari prendete un tot, sui fondi azionari un tot.+1 e sui prodotti assicurativi un tot.+2. Qualsiasi persona, dato che alla fine deve crearsi uno stipendio, avrà molte più difficoltà a scegliere un portafoglio totalmente indipendente e libero da scelte legate alla sua remunerazione. Se in quel momento pensa che la liquidità sia la scelta giusta, ma su essa guadagna zero sarà meno incentivato a percorrere tale strada. Chiamatelo conflitto d’interesse o come vi pare ma è il più grande problema della consulenza tradizionale.

    metodi tradizionali
    zero

    La seconda scelta è invece il fai da te, che a differenza di molti consulenti io consiglio, ma solo se si è disposti e si ha il tempo di studiare e di condurre delle ricerche che portano via un numero gigantesco di ore. Quindi nella maggior parte dei casi è sconsigliabile per chi svolge altre professioni e ha la giornata impegnata. Ma ricordate una cosa, i consulenti così come i gestori non sono dei geni assoluti che non sbagliano mai niente, motivo per cui una persona con la giusta istruzione può ottenere ottime performance anche senza avvalersi di un consulente. Nella scelta dei titoli azionari Warren Buffett una volta disse che qualsiasi persona al mondo seguendo delle regole e non uscendo dalla propria sfera di competenza aveva delle possibilità di acquistare buone azioni da detenere nel lungo periodo.

    La prima invece è la consulenza indipendente che come avrete capito è la mia preferita e dove a breve sarò inserito nell’albo (adesso opero già con consulenze generiche).

    Quel che mi piace di questo tipo di consulenza è la sua totale distanza dal conflitto d’interessi e quindi una libertà di scelta molto più ampia rispetto ad un ogni altro campo. Nessun consulente indipendente ha un vantaggio a farvi sottoscrivere un prodotto piuttosto che un altro, non guadagna di più o di meno a farvi investire in ETF o in azioni singole. Motivo per cui, Io sono convinto che prima o poi questa figura prenderà piede data la sua superiorità etica e di costi. Prendete semplicemente in esempio il lato dei costi per un attimo, una gestione di questo tipo può farvi risparmiare fino al 50% anno su anno, che nel lungo periodo sono buone fette di performance che in altri contesti vanno solo ed esclusivamente ad azzannare i rendimenti dei clienti.

    Poi certo la possibilità di errata valutazione da parte del consulente è sempre possibile ma questo aspetto è presente in ognuna delle scelte possibili (anche l’errore personale) e deve essere accettato e capito.

    Io non cerco mai di convincere qualcuno se non con questo tipo di argomentazioni.

    Personalmente mi occupo della creazione di portafogli per lo più azionari sui singoli titoli, con la tecnica del Value Investing, ovvero comprare a sconto società solide e da tenere nel tempo.

    Se foste interessati ad una consulenza libera e indipendente e a comprendere in miglior modo il Value Investing e la sua struttura contattatemi pure al 3392976760 o sulla mia mail andrea.troiani971@gmail.com