Il dividendo in economia è quella parte di utile che viene consegnato da una società ai suoi azionisti.L’azienda decide se distribuire l’utile conseguito, in che percentuale o se non distribuirlo affatto. Benjamin Graham nel capitolo 1 pagina 17 di The Intelligent Investor a riguardo scriveva:
” I veri guadagni negli investimenti dovranno provenire, come è avvenuto nel passato, non dal comprare e vendere ma dal possedere e mantenere titoli, ricevendo interessi e dividendi, e beneficiando dall’aumento di valore sul lungo periodo. Quindi le maggiori energie e capacità degli azionisti-investitori dovrebbero essere dirette ad assicurarsi i migliori risultati operativi dalle loro aziende”.

Per un’investitore Value di lungo periodo i dividendi sono un aspetto fondamentale dell’investimento. Scopriamo per quale ragione.

Le società sulla quali investe questo tipo di investitore, hanno una crescita degli utili costante sul lungo periodo; quindi dato che il dividendo è una parte di questi ultimi è facile capire che più utile netto una società “porta a casa” più ne verrà distribuito ai suoi azionisti.
Prenderò 3 azioni che rispecchiano questi requisiti per spiegare meglio quanto appena affermato. Luxottica, Viscofan e Brembo hanno avuto una crescita costante dei dividendi negli ultimi anni:


1) Luxottica dal 2005 ad oggi ha visto il suo dividendo passare da 0,23 a 0,92 euro per azione.


2) Brembo dal 2005 ad oggi ha visto il suo dividendo passare da 0,18 ad un 1 euro per azione.


3) Viscofan dal 2005 ad oggi ha visto il suo dividendo passare da 0,07 ad 0,87 euro per azione.


Analizzando questi dati è evidente che investendo nel 2005 oggi si avrebbero dei dividendi che arrivano (tra le 3 società) ad una media del 16%*. Questo cosa vuol dire? Che tenendo le azioni per tale periodo la nostra entrata annuale, indipendente dal prezzo azionario, sarebbe del 16%. Non male come ritorno! Pertanto le società con un vantaggio competitivo durevole sul lungo periodo sono destinate a crescere, cresceranno anche gli utili e quindi di conseguenza il dividendo.
Quindi oltre alla crescita azionaria anche i dividendi vanno presi in considerazione, poiché possono creare molto valore sul lungo periodo e consentono di avere una liquidità per investire nei momenti di “magra”.

*Nel 2005 decidiamo di acquistare tutte e tre le società. Per spiegare come si arriva ad un 16% di rendimento( in 12 anni) prendiamo in esame Brembo:

ipotizziamo che il suo dividendo per azione nel 2005 fosse del 2%, oggi, passati 12 anni, come abbiamo visto, da 0,18 è arrivato ad 1 euro per azione. Quindi se avessimo mantenuto in portafoglio le azioni Brembo per questo periodo ad oggi ci ritroveremo a riscuotere un dividendo che ha beneficiato di una forte crescita aziendale. Infatti, da 0,18 ad 1 euro è circa il 500%, applichiamo questa crescita anche al 2% del 2005 e raggiungiamo un 12%. Facendo questo ragionamento con le altre azioni, ne deduciamo che si sarebbe arrivati ad un media del 16% tra le 3 azioni!