L’analisi fondamentale è quella branca della finanza che si occupa della valutazione di un titolo attraverso lo studio dei così detti fondamentali.

Ovvero lo studio approfondito dei bilanci di una determinata azienda.

Oggi vi riporto quelli che per me sono i punti fondamentali di un buon bilancio.

I punti fondamentali di un bilancio

  1. Utile positivo e buona redditività
  2. Uso prudente del debito (basso livello d’indebitamento)
  3. Eccedenza media storica di utili
  4. Generazione di ottimi flussi di cassa
  5. Capex contenuti o capacità di modellare l’investimento in Capex nel tempo senza rimanere indietro rispetto ai competitors

1- Un utile positivo è essenziale poiché un bilancio in perdita (a meno che non sia una situazione anomala) non ha ottime possibilità nel lungo periodo. La redditività inoltre è importante poiché consente di generare extra liquidità anche in periodi di magra. Va valutata sempre rispetto ai competitors e mai in modo generico.

2- Su questo punto molte persone la penseranno in modo diverso da me. Ma preferisco un’azienda che cresce meno usando meno debito che un’azienda fortemente indebitata che rischia di saltare in periodi di crisi. Ci sono molti modi per valutare l’indebitamento, ve ne elenco 2:

  • Rapporto tra debito e Equity (patrimonio netto) . Deve essere inferiore a 1, risulta eccezionale se inferiore allo 0,5.
  • Rapporto tra le attività a breve termine e la passività a breve termine. Questo indici ci aiuta a comprendere se la società è in grado di far fronte ai propri impegni nel breve termine. Un valore accettabile è superiore a 1.

3- Per eccedenza media di utili si intende, la capacità dell’azienda di generare più denaro di quel che le serve per crescere. Si può constatare tale dato dalla liquidità in cassa e dagli utili non distribuiti.

4- La generazione di ottimi flussi di cassa è fondamentale poiché esprime in modo veritiero se la società è in grado di generare liquidità o meno. Poiché creare utili solo sulla carta è inutile sul lungo periodo.

5- Ho chiamato l’ultimo punto : “Capex contenuti o capacità di modellare l’investimento in Capex nel tempo senza rimanere indietro rispetto ai competitors” . Questo dato è il più difficile da valutare poiché necessita di un’ accurata conoscenza del business e delle dinamiche aziendali.

In linea teorica una società perfetta è quella che non necessita di Capex per crescere. Poiché potrà trattenere tutta la liquidità per se e usarla a suo piacimento. Questo ovviamente non è sempre possibile, le aziende necessitano di rinnovarsi e di mantenere intatte le proprie strutture.

Premesse a parte, un buon livello di capex è quello che si attesta intorno al 65% rispetto all’utile netto. Nonostante questo non è da valutare in modo negativo un’azienda che ha un livello più alto di Capex, poiché potrebbe necessitare di poco Capex per la manutenzione della strutture e decide quindi di investire moltissimo (importante è valutare se prende liquidità dal flusso di cassa operativo o a debito) in Capex d’investimento. Rendendo la sua crescita sul lungo periodo più probabile.

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Un saluto Andrea Troiani