Nel mondo dell’investimento, si sente spesso parlare di timing.

Questo termine sta ad indentificare il momento corretto nella quale investire in un determinato strumento d’investimento.

Per quanto si possa “azzeccare” il timing corretto e prendere il minimo assoluto nel caso di un titolo, sul lungo periodo non è una strategia possibile.

Ecco perché, nel mio approccio, non prendo minimamente in considerazione il timing.

Per due motivi principali:

  1. Sarei in contrasto con la mia mentalità e il mio approccio, allontanandomi dall’investimento e strizzando l’occhio alla speculazione
  2. Nella mia strategia è sufficiente che il margine di sicurezza tra il prezzo ed il possibile valore intrinseco sia adeguato

Un altro approccio che non prende in considerazione il timing e anzi cerca di sfruttare la casualità dei movimenti del mercato nel breve termine è il Dollar-Cost Averaging.

Un approccio che consiste nell’acquistare un determinato strumento finanziario in momenti diversi.

Se per esempio dobbiamo investire 10.000 euro su un titolo azionario possiamo pensare di entrate con delle Tranche da 2500,00 euro.

In questo modo se il mercato rintraccia abbiamo la possibilità di acquistare ad un prezzo inferiore e quindi mediare la nostra posizione.

In questo modo riusciamo ad abbattere in maniera considerevole la volatilità del nostro portafoglio.

Uno dei primi a parlare di questo approccio fu Benjamin Graham che lo applicò personalmente ai propri investimenti.

Usava questa tecnica per diminuire la volatilità del suo portafoglio ed abbassare il rischio generale, usava anche le obbligazioni per questo scopo.

Come possiamo applicarlo?

Uno dei metodi più semplici è quello di iniziare un PAC: ovvero l’acquisto mensile di uno stesso strumento finanziario, come può essere un ETF sul mercato azionario globale.

I vantaggi di questo approccio sono innumerevoli: abbassamento della volatilità, acquisto di quote quando i mercati scendono e eliminazione dell’aspetto comportamentale.

Un altro approccio che io stesso uso, è quello di “costruire” un pac manuale su singoli titoli.

In questo modo si riesce ad investire una determinata cifra in momenti diversi, riuscendo a mediare il prezzo di entrata.

Quindi se il prezzo che abbiamo pagato per un titolo era stato troppo alto, abbiamo altre possibilità di mediare e raggiungere un adeguato prezzo di carico.

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