A 18 anni scelse di non andare all’università, lavorò a Wall Street come fattorino. In seguito con i pochi soldi guadagnati come fattorino seguì un corso sugli investimenti di Benjamin Graham. Imparò moltissimo, tanto da essere inserito da Graham nella sua partneship, fino al 1955 quando Graham decise di chiuderla. All’ epoca  Walter aveva 39 anni e si trovò costretto ad aprire un proprio fondo d’investimenti. Con l’aiuto di altri investitori, raccolse un capitale di 800 000 dollari e fondò la sua partnership. Ebbe una performance media annua per 47 anni del 15,3%, un rendimento eccezionale rispetto al mercato di riferimento. Raggiunse tale risultato grazie agli insegnamenti di Graham e alle tecniche del Value Investing.

Comprava tra i 60 e 100 titoli, li ruotava di media ogni 4 anni, creando così un portafoglio di lungo periodo con azioni scontate al suo interno.

“Lui dice semplicemente, se un business vale un dollaro e posso comprarlo per 40 centesimi, qualcosa di buono mi potrà accadere. E lo fa più e più volte. Egli possiede molti più titoli di me- ed è molto meno interessato alla natura sottostante del business; non mi sembra di avere molta influenza su Walter. Questi è uno dei suoi punti di forza, nessuno ha influenza su di lui”
Queste le parole di Warren Buffett su Schloss, sintomatiche del suo pensiero secondo il quale per avere buoni risultati negli investimenti è fondamentale la costanza, la prudenza e la razionalità più che una laurea ad Harvard.

Scholoss non aveva conoscenze a Wall Street, non conosceva di persona i manager delle aziende nelle quali investiva e soprattutto non aveva mai nemmeno posseduto un computer. Svolgeva un semplice e costante ruolo: studiare i bilanci delle società e acquistare quelle scontate rispetto al valore intrinseco. Lontano dalla folla e lontano dalla speculazione, svolgendo un normale orario d’ufficio. Può sembrare disorganizzazione e superficialità, ma se si guarda attentamente si notano i canoni che deve possedere un investitore value: prudenza, costanza e aspettative di lungo periodo.

E’ uno dei migliori investitori della storia, anche se in pochi lo conoscono.

Si possono imparare molte “lezioni” dalla sua vita professionale. Quella che più mi ha colpito è la perseveranza. La perseveranza di non arrendersi quando davanti abbiamo qualcosa in cui crediamo e che ha un enorme valore. Per tutta la vita, in modo metodico, ha insistito e non ha mollato quello che amava e sapeva fare. Perchè come diceva Calvin Coolidge:

“Nulla al mondo può prendere il posto della perseveranza. Non il talento,nulla è più comune di uomini di talento falliti. Non il genio; il genio incompreso è ormai un luogo comune. Non l’istruzione; il mondo è pieno di derelitti istruiti. Solo la perseveranza e la determinazione sono onnipotenti.” 

Walter è morto all’età di 92 anni, nel 2012.