La Marr è un’azienda leader in italia nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari per la ristorazione extra domestica

Ne ho parlato moltissime volte, potete leggere gli articoli qui e qui.

Io possiedo quote dell’azienda nel mio portafoglio da prima dello scoppio del Covid-19 a circa 17 euro ad azione. Oggi il prezzo è sceso di oltre il 30% dalla mia posizione. E di oltre il 60% dai massimi raggiunti dall’azienda.

In questo periodo ho continuato ad investire nell’azienda con la liquidità rimasta e continuerò a farlo nel tempo. Questo per due motivi principali:

  1. Il suo business è uno dei più impattati da questa crisi ma non credo che le persone smetteranno di mangiare fuori o di fare colazione al bar (questo può avvenire per un periodo di tempo limitato)
  2. E’ decisamente più forte dei competitors e la sua distribuzione territoriale, unità al servizio e alle capacità gestionali dell’azienda le regalano un grande vantaggio competitivo.

Ovviamente in queste situazioni si deve rimanere calmi anche se non è semplice dal punto di vista emotivo.

Si devono fare ragionamenti obiettivi e lungimiranti:

Quanto vale l’azienda in una situazione normale?

A mio avviso stimando il valore attraverso il flusso di cassa libero dell’azienda possiamo affermare che il suo valore si trova intorno ai 22 euro per azione.

Valore che cresce fino a 25 per azione in caso di crescita dell’azienda pari alla metà di quella che c’è stata negli ultimi 10 anni.

A 17 euro per azione il rendimento cedolare è pari al 4,7%. Rendimento che in caso di mediazione dell’azione fino a 16 euro sarebbe del 5%.

Ovviamente non è prevedibile quando tornerà a distribuire la cedola ma, questo prima o poi accadrà come ha sempre fatto nella sua storia.

Non sono ne positivo ne negativo, cerco di essere oggettivo. E credo fermamente che a questi prezzi sia decisioniste sottovalutata. Ci vorranno anni? può essere. Ma l’investitore di lungo periodo non se ne preoccupa.

Impatto economico del Virus: i numeri

Riporto un’analisi fatta sui dati del foodservice nel primo trimestre:

Il fatturato 1Q è di euro 260 milioni, in calo del 21% anno su anno. Il dato è meno negativo di quanto avessimo inizialmente ipotizzato(-26%) grazie:

  • Alla buona partenza d’anno: +4% a genn/febr vs nostra stima di +3%
  • Ad una miglior tenuta anche nel mese di marzo che attribuiamo ai segmenti di mercato ancora attivi (ospedali, case di cura, etc), oltre che al wholesale, esposto in parte alla domanda di ittico della GDO.

Stimiamo che il trend 1Q, che sarebbe coerente con un 2Q in calo del 50% circa. Se cosi fosse, le nostre stie FY20 (fatturato circa -20%) implicherebbero un 2H quasi flat(-2% YoY).

La società nel comunicato ribadisce intanto di aver avviato azioni di efficientamento dei costi, e conferma la massima attenzione per la gestione del credito, se pur con un atteggiamento volto a salvaguardare la relazione con cliente e le opportunità di ripresa. Su ipotesi fatturato ed EBITDA 2021 simili al 2019 (-1-2% sotto), il titolo oggi tratta a 12,5 x P/E vs 17,5 x di media storica a 10 anni.

Voi che ne pensate? un saluto Andrea Troiani